FIBRE
NATURALI
Sono tratte da materiali
esistenti in natura e utilizzate mediante lavorazioni meccaniche, senza mai
modificarne la struttura.
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FIBRE NATURALI DA ANIMALI:
Le fibre animali da bulbo
pilifero
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Alpaca:si
ottiene dal pelo di un camelide che vive nelle Ande, molto simile al lama, ma più
piccolo. La resa media è di 300 grammi di pelo per animale. Il vello
all'esterno è grossolano e ruvido, mentre il sottopelo è morbido e lanoso con
fibre di 24/25 micron di diametro.
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Baby alpaca:è
ottenuta dal pelo dei cuccioli di alpaca ed è particolarmente pregiata per
finezza e setosità.
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Angora:deriva
dal pelo dei conigli d'Angora (allevati soprattuto in Cina) che sono tosati ogni
tre mesi per ottenere circa 300 grammi di fibra. La fibra è lucente, calda e
morbida e in genere mescolata alla lana perché delicatissima.
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Cammello:si
ricava dal pelo del camelide a due gobbe che vive nei deserti dell'Asia
Centrale. Anche in questo caso non è il pelo superficiale a essere tosato, ma
il morbidissimo duvet, che ha un diametro medio di 19/20 micron, in genere è
rossastro e bruno chiaro e ha grandi proprietà termiche.
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Cashmere:si
ottiene per pettinatura del sottovello (o duvet) di capre allevate in Mongolia,
Cina e Iran (meno pregiato). Il colore è generalmente bianco, ma vi sono tipi
tendenti al bruno, rossiccio e al grigio. Il duvet cinese, forse il più fine,
ha un diametro medio di 15 micron ( da 14,5 a 15,5) ed è morbidissimo, soffice
e serico. Esiste inoltre il tipo "yangir" che ha il sottovello più
fine in assoluto di circa 13/13,5 micron.
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Castoro:da
un roditore dei Castoridi dal corpo tozzo e robusto, si ottiene un pelo pregiato
utilizzato anche per i feltri.
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Crine:è
il pelo della criniera e della coda di vari animali, specialmente del cavallo.
E' usato per imbottiture o in speciali tessiture.
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Guanaco:è
un camelide sudamericano che vive allo stato selvaggio. Anticamente era
destinato a vestire gli imperatori e i sacerdoti andini. Il mantello è color
frumento e, poiché è necessario uccidere l'animale per prelevarlo, già nell'antichitaà
vi erano delle limitazioni nella caccia.
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Lama:è
un camelide sudamericano domestico dal mantello bianco, marrone bruciato, grigio
e nero che all'esterno è folto e ordinario, mentre il sottopelo è lucido e
caldo.
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Lana:è
la più diffusa fibra animale e si ricava dal vello di varie razze ovine (la più
famosa è la pecora "merinos"), allevate in Australia, Nuova Zelanda,
Argentina, Sud Africa. Ne esistono molte varietà classificabili in base a
finezza, lunghezza, colore, morbidezza e lucentezza. Ogni filo ha anche un
titolo che è dato dal rapporto tra lunghezza e peso: più è alto il titolo, più
fine è il filato. Grazie alla sua struttura e alla fitta crettatura delle fibre
ha doti di igroscopicità (assorbe umidità in peso fino al 18/25%), coibenza
(forte protezione termica), elasticità, resistenza all'usura e alla fiamma, ai
piegamenti ed è in grado di perdere le antiestetiche pieghe. Dalle acque di
lavaggio della lana si ricava la lanolina utilizzata per adesivi, lubrificanti e
cosmetici. Marchi: il marchio "Pura Lana Vergine"gestito da Woolmark
certifica che i capi sono in 100% lana di tosa e quindi non rigenerata.
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Lambswool:contraddistingue
la lana di agnello (tosato quindi intorno ai 4 mesi di vita) più apprezzata
rispetto alla lana di pecora per alcune variazioni.
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Lontra:da
un mammifero dei Mustelidi si ottiene un pelo folto e morbido.
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Mohair:
è la capra d'angora (da Ankara) allevata nel centro dell'Anatolia, ma ora anche
in Sud Africa e in Texas, a fornire questa fibra della finezza media di 25
micron. Il tipo più pregiato ha mantello color latte, ma esistono varietà
nere, marroni e rosate. Il suo pelame è meno crettato di quello della lana da
pecora e quindi è più lucido.
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Kid mohair:
si ottiene dai capretti d'angora. La sua fibra è più sottile del mohair,
avendo una finezza media di circa 24 micron.
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Vicuna:
è un piccolo camelide sudamericano protetto dallo Stato peruviano. E' grazioso,
timodo e velocissimo nel saltare. Il suo pelo molto fine (12/14 micron) e
morbidissimo, soprattuto quello del collo. Il colore del mantello è quasi
uguale in tutti i soggetti ed è color biondo/rossiccio. Si è temuto in passato
per la sua estinzione, ora scongiurata da contromisure: viene allevato e
pettinato per ottenere il prezioso duvet.
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Yack:è
un mammifero dei Bovidi che vive sugli altopiani tibetani ad altitudini tra i
4.000 e i 6.000 metri di altezza. Il pelo è grossolano ed è usato per stuoie e
sacchi, mentre con il sotto pelo intorno ai 19 micron, si ottengono tessuti
finissimi di colore scuro.
Le fibre
animali da insetti seritteri
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Seta:è
l'unica fibra animale prodotta da un baco serigeno che si nutre di foglie di
gelso, il "bombix mori" o da altri bachi cresciuti sugli alberi (seta
selvaggia "tussah"). La lavorazione della seta va dall'essicazione
alla trattura, cioè all'ammorbidimento in acqua calda e alla dipanatura. Da un
bozzolo si ottengono da 800 a 1000 metri di filamento costituito da due bave a
sezione triangolare combacianti. Essendo un filamento continuo molto sottile e
lucente è leggera, termoisolante, elastica, flessibile ed è considerata la più
fine e morbida tra le fibre naturali. Il filo può essere lungo e ritorto e
quindi resistente, mentre la "bourette", ottenuta dai cascami di seta
della pettinatura, ha fibra corta ed è meno resistente. Tra i due filati c'è
il tipo "shappe" discontinuo, che offre una buona resistenza.
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FIBRE NATURALI DA VEGETALI:
Le fibre
vegetali da seme
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Cotone:
è la fibra vegetale più diffusa al mondo ed è tratta dalla capsula della
pianta "Gossypium herbaceum" coltivata in Egitto, Sudan, Perù, in
alcune isole tropicali, in California e in Cina. I cotoni si classificano a
seconda del titolo, mentre la lunghezza delle fibre ne determina la qualità: più
è lunga più il cotone è lucente, resistente e pregiato. Ha un'eccellente
igroscopicità e quindi assorbe la traspirazione, buona tenacità, resistenza al
calore, ottima adattabilità fisiologica e tingibilità. Poiché la sua
resistenza aumenta quando è bagnata, è la più lavabile delle fibre anche ad
alte temperature e con detersivi alcalini. Marchi: il marchio "Filoscozia"
gestito dal Centro Promozione Filoscozia garantisce la qualità superiore dei
cotoni pregiati a fibra lunga egiziani (Makò), pettinati, ritorti e
mercerizzati in filo. Il filato ottenuto acquista una brillantezza serica.
Le fibre
vegetali da libro
(parte legnosa della pianta)
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Abaca:
detta anche "canapa di Manila" si ottiene da una pianta tropicale
delle Musacee.
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Canapa:
è tratta dal fusto della pianta omonima delle Cannabacee. Caratteristica fibra
rustica.
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Juta:
è ricavata dalle piante delle Tigliacee, utilizzata soprattutto per sacchi.
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Lino:
è la più antica e pregiata fibra naturale, tratta dal "libro", lo
strato corticale, del Linum usitatissimum. Proviene dall'unica pianta tessile
coltivata anche il Europa e varia a seconda della sua provenienza (Belgio,
Russia, Irlanda, Italia). Si ottiene da processi di macerazione della parte
fibrosa: dal punto di vista chimico le cellule che compongono le fibre sono sia
tenaci che elastiche. Per la sua particolare struttura molecolare ha doti di
igroscopicità (assorbendo acqua fino al 12% del suo peso), resistenza
all'usura, tenacia, durata, resistenza a lavaggi ad alta temperatura, comfort a
contatto sulla pelle per la sua freschezza. Essendo più lucente del cotone, non
deve essere mercerizzato. Marchi: il marchio "Master of Linen" del
Centro Tutela Lino garantisce la qualità del lino prodotto, filato e tessuto in
Europa Occidentale.
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Ramiè:
è tratta da una pianta erbacea perenne delle Urticacee.
Le fibre
vegetali da foglia
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Alfa:
si estrae dalle lunghissime foglie di una pianta erbacea delle Graminacee delle
regioni subdesertiche del Nord Africa.
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Alga:
si estrae dalle foglie delle alghe marine bianche e brune. Oltre all'utilizzo in
farma – cosmetica, la pasta viene lavorata per ottenere una fibra dalle
proprietà termoregolanti e con vantaggi per il benessere del corpo e della
mente.
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Ginestra:
è estratta per macerazione dalla pianta omonima delle Leguminose.
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Kenaf o ibisco:
si estrae dall'Hibiscus, un genere di Malvacee tropicali.
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Rafia:
è fornita dalle foglie giovani di una palma dell'Africa Orientale, la "Raphia
ruffa" e la "Raphia peduncolata".
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Sisal:
è ricavata dalle foglie di una varietà di agave.
Le fibre
vegetali da frutto
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Cocco:
si estrae dal mesocarpo del frutto della palma da cocco (noce di cocco) della
famiglia delle Palme. Le fibre sono molto robuste.
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Kapok:
è la bambagia che riveste internamente la capsula del frutto di varie piante
tropicali delle Bombacacee. E' usato specialmente per imbottiture.
FIBRE
MINERALI:
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Amianto o
asbesto:
è una fibra di cristalli filamentosi di silicati di vario tipo che erano usati
per la loro incombustibilità, ma ora abbandonate dopo la scoperta del loro
effetto cancerogeno
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FIBRE CHIMICHE ARTIFICIALI:
Le fibre artificiali
cellulosiche
Si
chiamano cellulosiche perché si ottengono trattando la cellulosa naturale (la
stessa che costituisce le fibre vegetali) di piante ad alto fusto come faggio,
eucaliptus, conifere ecc., opportunamente trasformata e sciolta con solventi, e
successivamente filata sotto forma di fibra tessile in filo continuo, oppure in
fiocco (fibra discontinua).